C’è una paura per ogni cosa o per ogni situazione, anche quella per il movimento.
Il timore di farti male o il rischio di sentire dolore quando ti muovi genera infatti una paura, la cosiddetta Kinesiofobia.
Dal greco Kinesis (movimento) e phobos (paura) la Kinesiofobia descrive una paura irrazionale, immediata, intensa e persistente quando esegui un dato movimento, un esercizio fisico o addirittura un’attività sportiva.
Questa paura ti rende insicuro e timoroso ogni volta che pensi di piegarti per raccogliere qualcosa da terra, ogni volta che decidi di affrettare il passo o di correre, ad esempio.
Come gestire questa situazione?
La paura, come in questo caso la Kinesiofobia , è sempre una reazione di tipo emotivo a qualcosa che ti minaccia o che sembra minacciarti.
Come ogni paura anche la Kinesiofobia ti blocca mentalmente e fisicamente dal fare quel gesto o quell’attività motoria che potrebbe farti male.
Così eviti di muoverti lasciando che questa paura si radichi sempre più togliendoti la libertà di agire come un tempo.

Quali sono i sintomi della Kinesiofobia?
La paura di fare certi movimenti per non peggiorare un problema fisico esistente o per non ritrovare un certo grado di sofferenza è una condizione psico-fisica che influenza pesantemente la tua vita quotidiana.
Ciò rende ogni piccola attività un grande ostacolo da affrontare.
I sintomi principali della Kinesiofobia includono:
- preoccupazione costante ogni volta che vuoi o devi muoverti, anche in situazioni normali e frequenti come salire le scale, ad esempio
- sensazione d’ansia o addirittura di panico quando inizi a fare un certo movimento, a volte anche al solo pensiero di farlo
- evitare quel dato movimento o quell’attività fisica pure quando risultano sicuri e inoffensivi
- rigidità muscolare: la tensione costante può causare rigidità a livello muscolare rendendo ancora più difficile il movimento o l’attività motoria.

Da dove nasce questa paura? Le cause della Kinesiofobia
Capire le cause della Kinesiofobia è fondamentale per affrontarla con successo.
Ecco alcune delle principali ragioni per cui può nascere questa paura.
🔥 Infortuni e traumi precedenti
Una lesione diagnosticata al ginocchio o una fitta acuta al ginocchio con uno scroscio articolare durante una passeggiata, l’esperienza di un lungo periodo di mal di schiena semplicemente per aver sollevato un peso fanno scattare la paura di soffrire e di peggiorare la situazione.
È vero che in passato puoi aver avuto un infortunio, che puoi vivere le conseguenze di un intervento chirurgico o di un lungo periodo di inattività. Il dolore o il disagio provato in quell’occasione lascia un segno che condiziona il modo di muoverti in futuro.
L’esperienza del dolore lascia una traccia rendendoti iperprotettiva nei confronti del tuo corpo.
Ti segna così profondamente che, ogni volta che pensi di muoverti, la mente ti riporta alla memoria del dolore sperimentato creando una barriera difficile da superare.
La paura di riviverlo un’altra volta si rinforza a tal punto che, inconsciamente, adotti posizioni o posture protettive per non eseguire quel movimento oppure ti astieni dal fare quella data attività motoria.
🔥 Consigli medici troppo restrittivi
Alcuni medici che ti hanno visitato potrebbero averti sconsigliato di fare certi movimenti, di correre, di piegare la schiena liberamente, di portare pesi, addirittura di fare le scale o di camminare su un terreno accidentato…
A volte, dopo un trauma o un infortunio, il consiglio medico potrebbe essere quello di “stare fermo, stare a riposo” per un certo periodo di tempo.
Ma questo consiglio, preso alla lettera, fa nascere la paura di muoverti, di compiere alcuni esercizi o di praticare un’attività sportiva anche dopo che il corpo si è ripreso.
È un rischio che preferisci non prenderti.
L’autorevolezza del parere medico sembra far scattare, in alcuni casi, un timore ingiustificato. quando ti senti dire che non devi sollevare alcun peso perché schiacci l’ernia che hai a livello lombare oppure che puoi muoverti solo in acqua dove non c’è la forza di gravità (mentre mentre noi tutti viviamo sotto l’influenza costante della forza di gravità, a parte i pesci!) allora le probabilità di innescare la paura di un peggioramento sono elevate.
Certe informazioni possono spaventarti al punto di decidere e di smettere di muoverti come prima.
🔥 Ansia e stress
L’esperienza dolorosa provata in passato lascia una sensazione impressa e oramai radicata: il solo pensiero di muoverti ti riempie d’ansia.
L’ansia generale e lo stress possono amplificare il timore del movimento.
Il nostro cervello è programmato per evitare situazioni e circostanze che ritiene pericolose e, quando l’ansia entra in gioco, la percezione del pericolo o il rischio di incorrere aumenta.
Ciò significa che molte attività quotidiane come camminare o sollevare un peso possono risultare rischiose.
🔥 Esperienza altrui
Ascoltare le storie e le disavventure di familiari o di amici che si sono fatti male facendo certi movimenti, praticando determinate attività fisiche o sportive può alimentare la paura.
Nella nostra mente quelle vicende vengono ingigantite fino al punto di farci credere che qualsiasi movimento possa comportare un rischio elevato.
🔥 Ciò che non conosci
L’idea di compiere un gesto particolare o di fare attività fisica senza sapere esattamente cosa aspettarti può sembrare spaventosa.
Muoverti in un certo modo e percepito come rischioso e minaccioso piuttosto che essere inteso come una risorsa.
Il cervello tende a proteggersi da ciò che non conosce e questo fa crescere la paura del movimento trasformando ogni passo in un’impresa difficile

Le conseguenze della Kinesiofobia
Se lasciata incontrollata o addirittura alimentata, la Kinesiofobia può portare ad una serie di conseguenze spiacevoli sia per il corpo che per la mente:
- Inattività e sedentarietà: rinunciare a muoverti o a compiere qualche specifico gesto teoria tenta già ad una condizione di tranquillità motoria e ti spinge a non sfruttare appieno la motricità del tuo corpo
- Debolezza muscolare e rigidità articolare: muoverti di meno comporta una perdita di forza e di flessibilità per il corpo oltre che un peggioramento della quantità dei tessuti. I muscoli non sono attivati al 100% e lentamente si indeboliscono, le articolazioni non raggiungono la loro massima ampiezza e tutto il sistema corpo ti fa sentire più bloccato, più rigido e più debole. In questa condizione aumenta il rischio di infortuni, di cadute o altri incidenti perché la mancanza di movimento riduce notevolmente la capacità del corpo di reagire agli imprevisti fino a trasformarsi in disabilità
- Aumento del peso corporeo: un corpo che non si muove o si muove poco brucia meno cal, accumula più grasso e fa aumentare i kilogrammi. L’aumento di peso, oltre che favorire l’insorgenza di certe patologie comme diabete e malattie cardiache, rende il movimento ancora più difficile creando un circolo vizioso difficile da interrompere.
- Impatto sull’umore e lo stato psichico: ansia, stress, perdita di fiducia, paura crescente, stato depressivo, disturbi del sonno sono soltanto alcuni degli effetti che si manifestano quando eviti certi movimenti e le attività fisiche e sportive. Un peggioramento dell’umore e la frustrazione che deriva dall’ avere smesso di muoverti ti condizionano a muoverti sempre meno.
- Qualità di vita ridotta: evitare di muoverti significa anche evitare molte delle cose che rendono piacevole la tua vita. Non poter giocare liberamente con i tuoi figli o nipoti, correre con il cane, partecipare ad attività all’aperto o viaggiare, faticare persino nelle faccende domestiche significa perdere buona parte della tua libertà e vivere con dei limiti.

Come superare la Kinesiofobia
La Kinesiofobia si può affrontare e con piccoli passi puoi tornare a sentirti sicuro del tuo corpo e dei suoi movimenti.
C’è una soluzione per tutti e la prima cosa da fare e riuscire a modificare questa paura per farti uscire da quel circolo vizioso che ti limita la vita.
1️⃣ Riconosci la paura e parlane
Quando vivi l’esperienza della Kinesiofobia spesso non sei consapevole di evitare certi contesti o certi stimoli per paura di sentire dolore, non ti rendi conto di essere sempre in tensione e concentrato sui possibili rischi a muoverti.
Il primo passo e riconoscere che c’è un problema di cui non vergognarsi.
La paura è una reazione naturale a un trauma o al dolore.
Parlarne con i familiari, gli amici o con un professionista può aiutarti a ridurre il peso emotivo che stai portando.
2️⃣ Fatti aiutare da un professionista
Il fisioterapista e la figura ideale per accompagnarti a superare la Kinesiofobia.
Con movimenti semplici, sicuri e guidati il Fisioterapista è in grado di farti riacquistare fiducia e prima di tutto con consapevolezza corporea.
Il supporto di un professionista (che se non bastasse verrà affiancato dallo psicologo e psicoterapeuta) ti aiuterà a comprendere che il movimento è una parte fondamentale del processo di guarigione e non ti è nemico.
3️⃣ Gradualità
La soluzione sta nell’esporti gradualmente al movimento per far capire al cervello che non c’è nulla da temere.
Non c’è bisogno di fare un’impresa come correre subito una maratona: brevi camminate, esercizi a corpo libero, raggiungere certe posizioni sono piccole vittorie per contribuire a rompere il circolo vizioso della paura.
4️⃣ Cambia il tuo pensiero
Invece di intendere il movimento come una minaccia, prova a considerarlo una cura. In fondo, rimanere bloccato, avviato verso uno stile di vita inattivo può avere solo impatti negativi sulla tua salute fisica e mentale.
Ogni movimento che riprendi a fare è qualcosa di positivo verso una salute migliore.
Concentrati sui benefici che il movimento o l’esercizio porta. Unisci a ciò una respirazione profonda, lenta e, magari, pratica qualche tecnica di rilassamento.

Un esempio di routine per ricominciare a muoverti
Per aiutarti a capire come muovere i primi passi verso la libertà di movimento, ecco una routine semplice che puoi provare:
- Mattina: 10 minuti di stretching dolce. Focalizzati su respirare profondamente e sentire i muscoli allungarsi senza sforzi. Impara ad ascoltare il tuo corpo e riconoscere i segnali positivi.
- Pomeriggio: Una breve passeggiata di 15 minuti, magari in un parco vicino. Concentrati sul respiro e sul rilassamento. Osserva il mondo intorno a te, goditi il paesaggio e lascia che la mente si liberi dai pensieri negativi.
- Sera: 5 minuti di respirazione profonda o di meditazione per aiutarti a ridurre lo stress. Visualizza te stesso mentre ti muovi liberamente e senza paura. Questa immagine mentale può essere un potente strumento per superare la paura e preparare il corpo al movimento.
Preferisci vedere gli esercizi?
Nessun problema!
In questo video scopri insieme ad Annalisa i 4 esercizi, da fare per qualche minuto al risveglio, anche sul letto.
E ricorda, se sarai costante nel farli, vedrai che in poco tempo alzarsi la mattina sarà più leggero 😉
La paura porta sempre a una scelta tra due possibilità: evitare quei movimenti e quelle attività anche sportive che provocano dolore oppure scegliere di ritornare a muoverti con un aiuto professionale.
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