A soffrire di mal di piedi siamo in tanti.
Ce ne accorgiamo quando lottiamo con le calzature e non riusciamo a trovarne un paio adatto oppure quando d’estate, liberando i piedi sulla spiaggia, proviamo una sensazione fastidiosa e dolorosa che non ci permette di camminare bene.
Che a far male siano la pianta del piede, i metatarsi, l’alluce, il calcagno o la caviglia, di fatto malediciamo ogni passo e ogni ora passata in piedi.
E ancora, che il problema sia uno sperone calcaneare, un alluce valgo, una fascite plantare, la tendinite achillea, la deformità di Haglund, il neuroma di Morton, un piede piatto o troppo cavo, l’artrite o il sovrappeso, i disturbi limitano anche l’attivtà fisica oltre che la quotidianità.
Conoscere la causa del problema e le anomalie del piede è compito del medico o del fisioterapista: una precisa diagnosi indica la strada alle soluzioni.
Il piede è una parte importante del nostro corpo e assolve la funzione di sostegno e di carico del peso corporeo.
Garantisce l’equilibrio e la stabilità sia nella posizione eretta che durante la deambulazione, infine consente la locomozione adattandosi a terreni e superfici su cui poggia.
Qualunque sia l’infiammazione che interessa i nostri piedi, è bene prendersene cura.
Fin da subito possiamo pensare di adottare alcuni semplici accorgimenti:
- aiutarci cercando il confort dalla scarpa morbida
- tenendo un po’ in scarico le gambe
- facendo un pediluvio con acqua e tanto sale da cucina
- applicando il ghiaccio per 10 minuti circa
- massaggiando i piedi con creme curative, rinfrescanti
- facendo scorrere una pallina o un piccolo rullo sotto la pianta.
Ma non basta!
Esercizi di mobilizzazione e di allungamento in carico, da seduti o distesi possono ripristinare la mancata mobilità di un piede spesso trascurato.
Se i dolori sono importanti è necessario ricorrere al medico per l’assunzione di farmaci e al medico specialista per la valutazione di suolette e plantari, intervento o semplicemente un’adeguata fisioterapia.
Il fisioterapista poi, è in grado di completare il percorso consigliando gli esercizi specifici da fare e di utilizzare quelle apparecchiature elettromedicali indicate come il laser di potenza, l’ultrasuono o la Tecar che accelerano la guarigione.
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